L’Interpretazione dei Sogni di Freud

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Come nasce il tentativo di dare significato ai sogni? Siamo a fine ottocento quando Sigmund Freud, non da poco laureato in medicina, pone attenzione su una disciplina ancora vergine e sulla quale lascerà per sempre la sua impronta, la psichiatria.

E’ dal contatto con Jean-Martin Charcot che studiava l’isteria e la sua cura attraverso l’utilizzo dell’ipnosi che Freud approda alla teoria dell’inconscio, un concetto fondamentale della psicoanalisi moderna e che presto porterà alla scrittura de “L’interpretazione dei sogni” (1900), un contributo rivoluzionario alla psicoanalisi e più in generale alla psicologia.

L’ inconscio costituisce la parte inferiore della nostra psiche, la quale è divisa in due parti. La parte visibile e proporzionalmente inferiore è il conscio. La parte inferiore è appunto l’ inconscio divisa a sua volta in  preconscio: insieme dei ricordi momentaneamente inconsci che possono essere portati alla luce con un sforzo della memoria; e rimosso: elementi che sono totalmente inconsci e servono tecniche apposite per superare lo stadio di rimozione. All’ interno de “L’ interpretazione dei sogni” Freud elaborò la prima “topica” psicologica e distinse tre sistemi: il conscio, il preconscio e l’ inconscio.

I sogni si dividono in un contenuto latente e uno manifesto. Il contenuto manifesto è il sogno in sé, mentre il contenuto latente sono le circostanze che danno luogo alla scena onirica. Infatti l’ interpretazione psicoanalitica deve percorre a ritroso la traslazione del contenuto latente in quello manifesto.

Per decifrare i sogni bisogna seguire una tecnica indiziaria che parte da un “sospetto”, cioè una situazione anomala nei confronti di ciò che appare per capire cosa si celi dietro tale apparenza. Ovvero l’ inconscio ci segnala attraverso i sogni i desideri proibiti e latenti che l’analista ha il compito di far emergere.

Il sogno è altamente radicato nell’ uomo, ed è lo stesso uomo a dover fornire una chiave di lettura all’analista, il quale deve riuscire ad accedere all’ inconscio grazie alla decodifica dei sogni, essendo questi lontani dalla vita psichica conscia.

Un atto inconscio può essere sottoposto a un azione censurante e venendo censurato diventa rimosso. I sogni sono collegati con la realtà circostante e utilizzando le stesse parole di Freud: “tutto il materiale che costituisce il contenuto del sogno deriva in qualche modo da ciò che abbiamo vissuto e viene riprodotto, ricordato nel sogno”. (L’ interpretazione dei sogni, Sigmund Freud).

A volte il sogno è il ricordo di un evento passato ormai rimosso. Succede spesso che capita di svegliarsi e si hanno acquisito conoscenze che prima non erano note o addirittura non si riesce a distinguere se ciò che si è sognato sia accaduto realmente oppure no. L’ abilità dello psicologo sta nel far riemergere appunto ricordi che si avevano rimossi. Questi ricordi rimossi appartengo per lo più alla vita infantile, nella quale la nostra psiche è colpita inconsciamente una quantità di volte in più rispetto ad esempio alla vecchiaia.

Naturalmente la vita psichica inconscia è attiva allo stesso modo da adulti. Particolare è l’esempio del lutto di una persona cara, la quale non si sogna mai subito dopo il suo decesso, ma solo dopo tempo.

Una delle caratteristiche più interessanti dei sogni è la scelta dell’oggetto del sogno stesso, infatti non sempre sono ricordi intrinseci di significato, ma sono indifferenti e insignificanti.

I sogni quindi sono impressioni fugaci che ritornano inconsciamente grazie anche all’ utilizzo dell’ ipnosi. Quest’ ultima fu praticata per un periodo da Freud, il quale però poi decise di affidarsi al metodo delle associazioni libere, che prevedeva di rilassare il paziente e farlo abbandonare ai propri pensieri, in modo da creare delle catene associative tra le parole da lui dette.

Freud sviluppò una teoria della sessualità che lo portò a scontrarsi con Jung. Infatti secondo Freud la sessualità è un’ energia che si sviluppa a partire dal neonato e crescendo prende in considerazione varie parti del corpo e poi può essere rivolta verso oggetti non sessuali. Tale energia prende il nome di libido. Freud arrivò a definire il neonato come un essere perverso e polimorfo.

Vi lascio ad una citazione dello stesso Freud sul significato dei sogni:

“I sogni sono la via regia che porta alla conoscenza dell’ inconscio nella vita psichica”

Nota
Sia chiaro, l’isteria non è un sintomo, è “un termine che è stato utilizzato nella psichiatria dell’Ottocento per indicare una tipologia di attacchi nevrotici molto intensi i cui sintomi sono molto simili all’epilessia” e dire che l’inconscio è stato scoperto non è sbagliato ma non del tutto appropriato.

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